Riparto
da Zero
Quando
tutto sembra prendere una piega inaugurata, sbuca il suo sorriso.
Circa
11 anni or sono, era estate se non ricordo male, stavo cercando un pretesto, o
meglio un personaggio/cavia con cui iniziare a sperimentare seriamente il
linguaggio del fumetto. L’aspetto non era questo; la luna non aveva ancora
affascinato il mio inconscio, ma una cosa era chiara: Zero, il suo nome. Per
ripartire da Zero.
Molto
tempo è trascorso e molti angoli di quaderni appunti (durante l’università,
perché undici anni fa iniziavo l’accademia a Firenze), fogli A4 (alla faccia
del mio spirito ecologista, credo d’aver buttato giù un boschetto; sorry),
scampoli di carta e storielle improvvisate, Zero è cresciuto con me e con la
mia conoscenza e consapevolezza dello medium, e delle mie capacità grafiche.
Dopo
averlo presentato ad un noto concorso lo scorso anno, forse (e la paura di
illudermi mi fa dire altre mille altre volte: forse), sono, anzi siamo giunti a
costruire una storia ben fatta e coerente.
Siamo,
poiché Zero, per quanto poco più di uno scarabocchio, è un personaggio vivo.
Con un carattere, un’espresività tutta sua; se non vuole collaborare quando
tento di disegnarlo non viene fuori così com’è. Non è certo un caso strano. Ivo
Milazzo, ha spesso confessato che per Ken Parker è partito ispirandosi al viso
di Robert Redford, ma poi è diventato sempre più un viso a se, e non una re interpretazione
di un viso già esistente. Chiunque voglia poi tentare di ridisegnare quel viso,
o è molto in confidenza col personaggio, oppure qualsiasi tentativo di
riprodurlo fallisce. Bhé, con Zero è così. Se non è d’accordo a comparire in
una vignetta, non c’è tecnica che regga, non viene fuori lui.
Per
questa ragione, quando ho finito di scrivere la trama, dove tutti gli elementi
pensati, abbozzati e progettati fin ora si sono fusi insieme, ho immaginato
questo suo sorriso.
Probabilmente
questo discorso rasenta la schizofrenia... Pazienza. Sono felice di andare d’accordo
con questa scheggia di me, allora (...difficilmente uno schizofrenico riesce ad
andare d’accordo con le schegge di sé, che “stacca” e proietta altrove...).
Incrociate
le dita per il prossimo Project Contest.
A
presto
Da.B.